“Catrina la bella Muerte”
FABAIC 2019- The Spirit of Aloha – Orlando USA
Model Giovanna M. Guzman
Photo Francesca Calamita
L’arte effimera della pittura su corpo, sia essa bodypainting o facepainting, mi ha affascinato sin dalla mia prima esperienza per la possibilità di dare vita alle mie creature fantastiche, quelle che fino al momento della realizzazione possono esistere solo nella mia mente, nei miei bozzetti, nei miei quadri. Che si tratti di un concorso, di una performance, di una demo, tutto parte da un’idea, da un’ispirazione che poi diventa progetto, si arricchisce di dettagli e si completa con la realizzazione di tutti gli accessori necessari per poi concretizzarsi davvero solo nel momento dell’esecuzione dell’opera.
Una sorta di “buona la prima” perché
non faccio mai prove preliminari sul corpo. Credo che una parte di improvvisazione e di estemporaneità
aggiungano autenticità ed unicità all’opera. Questo mio modus operandi deriva forse anche dal mio
background di architetto, abituato a progettare con una visione d’insieme, ma con un occhio attento ai
dettagli, per poi creare un’opera che sarà comunque unica ed irripetibile.
Ecco quindi che ogni personaggio a cui do vita ha una sua storia, un suo significato, un suo nome che ne
rappresenta l’essenza. Forma e sostanza che si uniscono in un legame indissolubile. È questo anche il
motivo per cui non ricreo quasi mai un bodypainting due volte, se non con varianti e aggiornamenti che lo
rendono comunque una nuova versione, uno spin off.
Nel facepainting c’è una componente maggiormente giocosa, spesso legata a tematiche horror che sono da sempre una mia grande passione. Cinema, letteratura, tradizioni popolari rivivono nei miei volti dipinti, in cui è l’illusione pittorica a farla da padrona. Una ricerca di tridimensionalità, attraverso l’uso di luci ed ombre, capace di ingannare l’occhio e far percepire forme e volumi inesistenti, che la fotografia saprà poi ulteriormente accentuare. Un divertissement che nasce talvolta dalla volontà di ricreare con il solo uso del colore personaggi che il cinema ha realizzato attraverso gli effetti speciali ed altre volte dalla mia mente che immagina, rielabora, combina e fonde molteplici elementi per dare vita a creature nuove ed inedite.
C’è poi un’altra componente che contribuisce fortemente al risultato finale ed è la capacità interpretativa della modella o del modello. Non si tratta infatti solo di “indossare” un’opera, ma di darle un’anima, di renderla credibile, affascinante, viva! Ed è quindi importante non solo la scelta della modella per poterla trasformare in quel personaggio, ma anche saper di volta in volta adattare il progetto al corpo, alla personalità e al carattere di chi dovrà darle vita.
Ed infine c’è l’ultimo ma indispensabile tassello di questo lavoro di squadra. La fotografia che renderà immortale un’opera che per sua natura è destinata ad esistere per poche ore. Ogni fotografo ha il suo linguaggio espressivo, la sua tecnica, la sua visione della creatura ed è fantastico poterne così apprezzare sfaccettature differenti, coglierne dettagli, pose, volumi ed espressioni che forse nemmeno l’artista che l’ha creata poteva immaginare.
Era l’estate del 2010 e durante una mia mostra personale di pittura ho ricevuto l’invito a partecipare ad un
contest di bodypainting. Con tanta curiosità e nessuna esperienza, mi sono presentato con pochi colori,
qualche trucco e alcuni pennelli da pittura. Ho realizzato la mia prima opera seguendo il bozzetto che avevo
preparato e in maniera del tutto inaspettata mi sono classificato terzo!
È iniziata così la mia avventura in
questo coloratissimo mondo e, incoraggiato dalle prime due classificate, che sono diventate grandi amiche,
nel mese di ottobre dello stesso anno ho partecipato ad un concorso nazionale vincendo il primo premio.
Ancora incredulo e ammaliato, ho deciso di lasciarmi trasportare dall’entusiasmo e provare a seguire
questo nuovo percorso che si apriva davanti a me.
Con molto studio, osservazione e pratica, sperimentazione di colori e tecniche, creazione di bozzetti e realizzazione di copricapi ho partecipato ad altri concorsi che via via mi offrivano l’opportunità di mettermi alla prova e trovare il mio linguaggio artistico, come già avevo fatto per la pittura. Nel 2012, solo due anni dopo il mio esordio, ho avuto l’onore di diventare Campione Italiano di Bodypainting e l’anno successivo di vincere il Campionato nel Mondo nelle categorie “Bodypainting pennello e spugna” e “Facepainting”. Un doppio titolo mondiale che mi ha letteralmente aperto le porte del mondo, catapultandomi in una nuova realtà, fatta di viaggi, di convention, di corsi!
Da oltre 10 anni questa avventura prosegue con costante ricerca, rinnovato entusiasmo, tante persone da conoscere e tanti luoghi da visitare, per condividere un’arte che è capace di creare una magia che dura poche ore, ma resta immortalata per sempre.